Un giovanissimo redattore racconta dal suo punto di vista una mattina trascorsa a scuola con alcuni studenti di Intercultura in visita al nostro Istituto. Nelle sue riflessioni, semplici ma essenziali, ci pare di cogliere il significato più profondo di un’esperienza del genere.
Qualche settimana fa ho avuto la splendida opportunità di conoscere sei ragazzi provenienti un po’da tutto il mondo, nell’ambito del programma di scambio di Intercultura, in visita al Liceo Azuni. La professoressa Maria Livia Alivesi li ha invitati nella mia classe, e in altre in cui aveva lezione, e ci ha fatto assaporare il fascino dei misteri e dei contenuti di molteplici culture. Abbiamo amichevolmente accolto Rojin Gorgulu, proveniente dall’Austria, Chihiro Otsuka dal Giappone, Chanidapa Russamee (soprannominata Plan) dalla Thailandia, Levent Orhan dalla Turchia, Margot Fanien dalla Francia e Mille-Mai Holmgaard Frederiksen dalla Danimarca.
La professoressa Alivesi li ha coinvolti in una lezione di lingua e letteratura latina, rompendo così l’imbarazzo iniziale. Questa esperienza è stata per me l’ennesima conferma del fatto che conoscere nuove culture, nuovi pensieri e nuovi modi di vedere la vita arricchisce il nostro bagaglio culturale, anche per avere semplicemente coinvolto questi ragazzi nelle nostre attività scolastiche quotidiane. Mi ha fatto riflettere, in questo senso, il termine “straniero” nell’antica Grecia, ovvero “xenos”, l’ospite che arrivava da fuori e che secondo la mitologia poteva essere uno degli dèi, protetto da Zeus, e quindi andava accolto con tutti gli onori. Lo stesso vale per la cultura latina perché gli antichi romani riverivano gli ospiti, “hospites”. Grazie allo scambio amichevole di racconti con le ragazze e i ragazzi che ci hanno fatto visita, abbiamo facilmente superato ogni pregiudizio facendo tesoro delle reciproche esperienze di vita e scolastiche. In particolare, ho approfondito il dialogo con lo studente turco Levent Orhan, del quale mi ha colpito l’amore per l’Italia. Abbiamo anche fatto insieme agli studenti stranieri un giro dell’Istituto e ho notato il loro interesse per la targa dedicata al centenario della nascita di Enrico Berlinguer, allievo del nostro Istituto, collocata accanto all’ingresso dell’aula magna, sulla quale è riportata una frase del grande uomo politico : “ Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”. Gli studenti stranieri hanno visitato anche i laboratori di chimica e fisica e sono rimasti piacevolmente impressionati dalla solidarietà e dall’unione che c’è fra noi studenti azuniani. Sono stati inoltre accolti e guidati da alcuni studenti del Liceo Azuni che hanno trascorso un periodo di studio all’estero lo scorso anno. Il momento della merenda, durante la ricreazione, è stato uno dei più coinvolgenti e hanno molto apprezzato anche il nostro cibo. Questa iniziativa ha accresciuto la mia passione per le diverse culture, spero che vengano promossi ancora eventi simili per conoscere mondi diversi e provare nuovamente l’emozione di scoprirsi diversi ma profondamente uguali nell’anima, uniti nella speranza della pace, nella fratellanza e nell’amore tra le diverse culture.
Francesco Cedrello
Classe 1^ F Liceo Classico