Dalla Germania al Liceo Azuni

Una nostra nuova redattrice che arriva dalla Germania ci racconta la sua esperienza  nel nostro Istituto nei primi quattro dei dieci mesi del suo soggiorno per motivi di studio in Italia. Lo fa sia in italiano che nella sua lingua madre, rendendo in ognuna delle due la sua testimonianza con le espressioni che ha ritenuto più adeguate. 

 

 

Mi chiamo Tara, ho sedici anni e vengo dal nord della Germania.
Ho deciso di vivere dieci mesi in Italia e in questo racconto parlerò delle mie esperienze, delle differenze che ho notato rispetto al mio Paese e molto altro.
Per iniziare, spiego perché ho scelto l’Italia. Dato che mi era chiaro fin dall’inizio che volevo fare il mio anno all’estero in Europa, ho fatto ricerche sui Paesi tra cui potevo scegliere e sono giunta alla conclusione che preferivo l’Italia. In particolare la cultura, le tradizioni ma anche la normale vita quotidiana in Italia hanno suscitato il mio interesse e, poiché non ero mai stata in Italia prima, la decisione alla fine è stata davvero facile per me. Inoltre, volevo imparare l’italiano da molto tempo e non avevo mai avuto l’opportunità di farlo prima.
È anche importante sapere che ho scelto l’Italia ma la regione e la famiglia ospitante sono state scelte dall’organizzazione alla quale mi sono rivolta.
Questa organizzazione è tedesca, piuttosto piccola, si chiama “Dfsr” (nome che sta per Dr. Frank Sprachen & Reisen) e ha un’organizzazione partner qui in Italia che si chiama “AStudy”.
Quando è stato chiaro che avrei trascorso del tempo in Sardegna ero incredibilmente felice e i documenti che ho ricevuto sulla mia famiglia ospitante hanno reso la mia attesa ancora più alta. Sono arrivata in Sardegna il 10 settembre 2022 e sono stata accolta dalla famiglia che mi ospita.
I giorni precedenti l’inizio dell’anno scolastico sono stati molto emozionanti per me perché tutto era nuovo, parlavo a malapena qualche parola di italiano e dunque comunicare con la mia famiglia ospitante è stata un po’ una sfida. All’inizio abbiamo comunicato in inglese e in qualche modo ha sempre funzionato. Le lezioni a scuola sono iniziate mercoledì 14 settembre 2022 e quel giorno ho incontrato i miei compagni di classe. Le prime settimane sono volate e ho subito notato alcune differenze tra il sistema scolastico tedesco e quello italiano. In Germania, ad esempio, le lezioni, ma anche la valutazione, si basano esclusivamente sullo scambio orale fra gli studenti e gli insegnanti, mentre qui in
Italia parlano principalmente gli insegnanti e gli studenti prendono appunti. Anche le interrogazioni sono diverse : in Germania gli studenti sottoposti al test vanno in un’altra stanza con l’insegnante, mentre qui in Italia la prova orale avviene in classe davanti alla cattedra. Ma probabilmente la più grande differenza è nel sistema di valutazione, perché in Italia i voti vanno da 1 a 10, con 1 che è il voto più basso e 10 quello più alto, mentre in Germania i voti vanno da 1 a 6 ma 1 è il voto più alto e 6 quello più basso.
Nel frattempo il mio italiano è migliorato, anche se seguire le lezioni è ancora abbastanza difficile perché gli insegnanti parlano abbastanza velocemente e materie come filosofia sono relativamente complesse, considerando inoltre che non ho studiato filosofia, greco, latino e storia dell’arte a scuola in Germania. In particolare, il greco è una materia poco o per niente insegnata in Germania. Appena non capisco qualcosa, però, i miei compagni di classe mi aiutano e tutto sommato me la cavo relativamente bene.
Alla fine, ho già fatto un’esperienza incredibile e ho imparato così tanto da poter dire che venire in Italia è stata sicuramente la decisione giusta.

 

 

Mein Name ist Tara, ich bin 16 Jahre alt und ich komme aus dem Norden Deutschlands.
Ich habe mich dazu entschieden, 10 Monate in Italien zu verbringen und werde in diesem Bericht über meine Erfahrungen sprechen, welche Unterschiede mir aufgefallen sind und noch über einiges mehr.
Zuallererst , sollten wir die Frage klären, warum habe ich mich überhaupt für Italien entschieden?
Da für mich von Anfang an klar war, dass ich mein Auslandsjahr in Europa verbringen wollte, habe ich mich über die zur Wahl stehenden Länder informiert und bin zu dem Schluss gekommen, dass mir Italien am besten gefällt.
Besonders die Kultur , die Traditionen , aber auch das normale Alltagsleben in Italien haben mein Interesse geweckt und da ich zuvor noch nie in Italien gewesen bin, fiel mir die Entscheidung im Endeffekt recht leicht. Außerdem wollte ich schon lange italienisch lernen, da ich vorher nie die Gelegenheit dazu hatte.
Wichtig zu wissen ist außerdem, dass ich mich lediglich für Italien entschieden habe, denn die Region und die Gastfamilie wurden von meiner Organisation ausgewählt.
Die Organisation, welche diesen Auslandsaufenthalt ermöglicht heißt Dfsr (Dr. Frank Sprachen & Reisen)und ist eine eher kleine deutsche Organisation.
Meine Partnerorganisation, hier vor Ort in Italien, heißt AStudy.
Als feststand, dass ich die Zeit auf Sardinien verbringen werde, habe ich mich unfassbar gefreut und auch die Unterlagen, die ich zu meiner Gastfamilie bekommen habe ,ließen meine Vorfreude immer weiter steigen.
Am 10. September bin ich auf Sardinien angekommen und wurde von meiner Gastfamilie in Empfang genommen.
Die ersten Tage vor der Schule waren sehr aufregend für mich, da alles neu war. Da ich zu der Zeit aber kaum ein Wort italienisch gesprochen habe, stellte sich die Kommunikation mit meiner Gastfamilie als kleine Herausforderung dar.
Ich habe es einfach mit Englisch versucht und irgendwie hat es dann auch immer funktioniert.
Am Mittwoch, den 14. September fing die Schule an und ich habe meine Klassenkameraden kennengelernt.
Die ersten Wochen vergingen wie im Flug und schon bald sind mir einige Unterschiede zwischen dem deutschen und dem italienischen Schulsystem aufgefallen.
In Deutschland zum Beispiel, ist der Unterricht, aber auch die Benotung, größtenteils auf die mündliche Mitarbeit der Schüler gestützt, wohingegen hier in Italien der Lehrer überwiegend spricht und die Schüler sich dabei Notizen machen.
Auch mündliche Prüfungen unterscheiden sich. In Deutschland ist es so, dass die Schüler, die geprüft werden, mit dem Lehrer in einen anderen Raum gehen, aber hier in Italien passiert die mündliche Prüfung direkt vor dem Lehrerpult, im Klassenzimmer.
Aber der wohl größte Unterschied ist das Notensystem. Denn in Italien gehen die Noten von 1-10 und 10 ist dabei das beste und 1 das Schlechteste. In Deutschland ist es umgekehrt, denn das Notensystem geht von 1-6 und 1 ist die bestmögliche Note.
Mittlerweile hat sich mein italienisch zwar verbessert, aber dem Unterricht zu folgen ist immer noch recht anstrengend, da die Lehrer recht schnell reden und Fächer wie Philosophie relativ komplex sind.
Außerdem hatte ich Philosophie , Griechisch, Latein und Kunstgeschichte in Deutschland nicht in der Schule. Griechisch ist generell ein Fach, das in Deutschland nicht oder an einigen wenigen Schulen unterrichtet wird.
Aber sobald ich etwas nicht verstehe, helfen meine Mitschüler mir und alles in allem komme ich relativ gut zurecht.
Im Endeffekt habe ich schon jetzt unfassbar viele Erfahrungen gemacht und so vieles gelernt, sodass ich sagen kann, nach Italien zu gehen war auf jeden Fall die richtige Entscheidung.

 

Tara Wehmeyer
Classe 3^ F Liceo Classico